
Produzione Nocciolino a Velletri
Nocciolino di sansa: il combustibile biomassa al pellet
Ormai quati tutti i giorni si sente parlare in televisione di un'irreversibile inquinamento ambientale; a questo grosso problema le biomasse possono sicuramente constribuire alla sua risoluzione. La continua ricerca di sempre più fonti energetiche quali le biomasse, sono ormai in continuo aumento.
Anche nella filiera olearia (nei frantoi) da anni ormai si è cercato di sfruttare al meglio la possibilità di riutilizzare dalla sansa (composizione di polpa, buccia e nocciolo delle olive), scarto ottenuto dalla lavorazione delle olive, un combustibile ecologico: Il Nocciolino di sansa.
Fino al recente passato, marzo non tutte le sanse potevano essere utilizzate come combustibile. Infatti il Decreto del Presidente del Consiglio dei Minsitri dell'2002, stabiliva che la sansa vergine è un combustibile vegetale liberamente utlizzabile, mentre la sansa esausta, avendo subito un processo chimico, rientrava formalmente nei rifiuti non pericolosi ed era perciò sottoposta a restrizioni.
In base all'ultimo D. Lgs n. 152 del 03/04/2016 ed al d.c.p.m. 08/10/2004 il nocciolino di sansa d'oliva è considerato biomassa combustibile quale materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli. Dalla combustione del nocciolino di sansa, possiamo ottenere sia calore che energia elettrica. Oggi esistono impianti sempre più sofisticati per la separazione del nocciolo dalle altre componenti: da tale processo si ottiene un combustibile 100% ecologico. Il nocciolino di sansa di olive è un'ottima alternativa ai classici pellet. Il nocciolino di sansa è considerato un combustibile naturale, granulare per l'alimentazione di caldaie per il riscaldamento, acqua sanitaria, per termo-camini, forni e tutti i tipi di caldaie policombustibili con alimentato.